L'ex talent boy Valerio Scanu è un fiume in piena per l'intervista di “Repubblica”: le major non hanno a cuore i giovani talenti. “Chiunque acquisti notorietà grazie a un talent show corre il rischio di essere usato o poi gettato via dalle major del disco”, dichiara Valerio, che aggiunge: “Ad Amici questo rischio riguarda oltre il 95 per cento dei casi”. Che dopo il successo nei talent-show la vita non sia rose e fiori è cosa ormai risaputa ma adesso ad esprimere senza mezzi termini come ci si sente se le cose non vanno proprio a gonfie vele come in casi eccezionali (come Marco Mengoni, Emma e Alessandra Amoroso), ci pensa Valerio Scanu, ventitreenne cantante sardo secondo classificato ad “Amici” nel 2008 e poi vincitore del Festival di Sanremo nel 2010.
Il successo seguente alla partecipazione al prestigioso talent show televisivo, per lui ed altri, è stato una meteora svanita troppo presto, nonostante il prestigioso contratto strappato ad una major soltanto qualche anno fa. Secondo quanto afferma l’ex icona dei teenagers italiani, gran parte delle responsabilità di questa caduta dalle stelle alle stalle risiederebbe nelle segrete stanze dell’etichetta Emi, titolare dei diritti sulle sue produzioni ma ormai disinteressata al lavoro di un artista in parabola discendente.
L'artista, intervistato da “Repubblica”, ha parlato della sua parabola musicale, cercando di spiegare perché, dopo esser salito tanto in alto nel mondo discografico, è sceso giù e adesso, con le sue sole forze, sta cercando di riemergere. Scanu ha infatti scelto l'autoproduzione perché, a suo dire, le case discografiche non sono una garanzia per il percorso di un artista, soprattutto se proviene da un talent. Nel giro di nemmeno due anni, tra la fine del 2008 e l'inizio del 2010, il cantante sardo è stato risucchiato dal vortice del successo, ha visto la sua vita ribaltata ed è infine tornato in un fitto cono d'ombra. Qualcosa si è rotto: "Semplice" dice lui, "sono stato usato e gettato via dalla mia casa discografica". Ma qual è il modo per “proteggersi” dal pericolo di essere sfruttati e dopo accantonati? “L'unico modo per salvarsi, usciti vittoriosi da un talent – dice Scanu - è farsi rappresentare da un manager, meglio se anche avvocato. Consiglio a tutti un talent per emergere ma se a 18 anni poi vinci e il tuo manager diventa la casa discografica, chi farà i tuoi interessi? Loro preferirebbero sempre importi i loro brani perché possiedono le edizioni. ”.
fonti: ''Rumors.it'' e ''La Repubblica''
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