''Libereremo tutti dal raffreddore''. Con queste parole Andrea Civra, virologo e socio della startup Panoxyvir, ha chiuso la sua presentazione davanti alla giuria del Premio nazionale per l’innovazione (Pni) 2016. Al suo fianco sorrideva entusiasta David Lembo, socio e amministratore delegato della startup nata nei laboratori dell’università di Torino. I giurati hanno deciso che quella promessa meritava di avere le gambe lunghe, per continuare a camminare. Così Panoxyvir è stata eletta vincitrice assoluta del Pni 2016. E ha ricevuto il Premio Chiesi Farmaceutici Life Sciences.
Panoxyvir nasce come spin-off dell’università di Torino. Ultimamente si è formata come Srl ed è titolare del brevetto sugli ossisteroli. La startup si è già aggiudicata 3 premi, tra cui il Bioupper 2016 promosso da Novartis e Cariplo. Il gruppo di lavoro è composto da 8 persone. Oltre ai soci Giuseppe Poli, David Lembo, Valeria Cagno e Andrea Civra vi lavorano come consulenti Maria Chiono, Marco Adami, Carrol Cross e Lionello Jona Celesia.
Panoxyvir ha convinto i giudici, primeggiando tra 65 startup finaliste, grazie agli ossisteroli, una molecola fisiologica, ora coperta da brevetto, dotata di una potente attività antivirale contro il rhinovirus, la principale causa del raffreddore. “Partendo da questa molecola – ha spiegato Civra – siamo al lavoro per sviluppare il primo spray nasale antivirale per la prevenzione e il trattamento del raffreddore”. Secondo Civra, “la forza del nostro spray è questa: non cura i sintomi, ma la causa del raffreddore”. E lo fa “attraverso la stessa sostanza attiva generata nel cavo nasale dal nostro sistema immunitario quando è in corso un raffreddore”. Panoxyvir sta elaborando lo spray nasale antivirale capace di prevenire e curare il raffreddore con l’uso innovativo di ossisteroli, molecole fisiologiche derivate dall’ossidazione enzimatica del colesterolo.
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